LO SPORT AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

19.01.2021


Per via di queste disposizioni, la vita sportiva delle persone è completamente cambiata. I soggetti più pigri hanno approfittato di quest'occasione per smettere di allenarsi e oziare sul letto; mentre, una grande maggioranza di persone ha iniziato a cercare metodi alternativi per continuare a muoversi. Per combattere la sedentarietà e restare in forma sono numerosi i coach e personal trainer che si sono organizzati. Le piattaforme online e i social network sono stati grandi alleati, poiché la maggior parte degli allenatori ha provveduto alla creazione di video in cui vengono spiegati esercizi da fare e casa e a fornire schede di allenamenti da seguire, per non perdere il ritmo. Il web è quindi diventato una "palestra virtuale", ricco di video, consigli, schede ed esercizi per continuare a assolvere da casa gli allenamenti quotidiani.

Tutto ciò perché la mancanza di attività fisica in una quarantena prolungata comporterebbe gravi rischi per la salute umana, soprattutto se si è abituati a uno stile di vita completamente diverso. Il maggior rischio di ogni giornata è rappresentato quindi dalla sedentarietà ovvero dalla costante assenza di movimento che si trasforma in un vero problema di cui pochi ne percepiscono la reale portata. Uno stile di vita sedentario, dunque, aumenta le cause di mortalità, raddoppia il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e diabete, favorisce sovrappeso e obesità, e aumenta il rischio di tumore al colon, pressione alta, osteoporosi, disturbi del metabolismo, depressione e ansia. Perciò colpisce il corpo umano in moltissimi aspetti.

Stare seduti impedisce di scaricare il peso del corpo sulle gambe, costringendo così la colonna vertebrale e i muscoli della schiena a compiere tutto il lavoro, portando a soffrire di mal di schiena e lombalgia; in secondo luogo, si impedisce ai polmoni di avere abbastanza spazio per espandersi completamente, che porta ad un abbassamento dei livelli di ossigeno nell'organismo, e quindi ad una minore concentrazione. Inoltre, aggiungendo un'alimentazione non sana, la sedentarietà contribuisce al sovrappeso e all'obesità, che sono a loro volta tra le cause principali dello sviluppo di molteplici malattie come il diabete, le patologie coronariche e cerebrovascolari, l'osteoporosi e alcune forme di cancro. È pertanto emerso che, vivere in condizioni di sedentarietà, raddoppia il rischio di morte prematura rispetto a chi resta fisicamente attivo, perché il nostro organismo è progettato per il movimento.

Se non si riesce dunque a fare sport, il suggerimento è di seguire almeno un regime alimentare che permetta di stare bene in salute e in buona forma fisica. Bisognerebbe perciò avere una dieta varia e bilanciata, ma non monotona, poiché potrebbe portare a squilibri e lacune; fare tre pasti principali, colazione, pranzo e cena, e due spuntini leggeri; evitare di saltare i pasti, soprattutto la colazione, e preferire porzioni che non siano abbondanti o troppo elaborate. Per concludere, bisognerebbe bere all'incirca un litro e mezzo di acqua al giorno, preferibilmente oligominerale.

Secondo la mia opinione, non bisognerebbe lasciare che questa quarantena ci renda del tutto pigri, frenandoci dallo svolgere attività fisica. Per di più, ci sono davvero molteplici metodi per muoversi: online sono pubblicati numerosi video di allenatori, ma anche di atleti, che spronano i loro spettatori a fare sport spiegando passo per passo vari esercizi che si possono svolgere tranquillamente a casa, anche senza attrezzatura. Un grande problema, purtroppo, sono gli spazi, poiché per svolgere la maggior parte degli sport, si ha bisogno di grandi palestre, dotate di molte attrezzature. Si può ovviare a questa mancanza facendo esercizi che non richiedono grandi movimenti, oppure svolgendoli sulle terrazze condominiali, per i palazzi che ne sono dotati. Non serve possedere attrezzatura specifica per fare un po' di ginnastica, ma è necessario avere tanta forza di volontà.

Per quanto riguarda la mia routine, sto cercando di tenermi allenata il più possibile, svolgendo almeno per un'ora al giorno esercizi sia per il fisico, sia improntati per la pallavolo, assegnati da mio allenatore ogni settimana. Come spazio utilizzo il terrazzo condominiale del mio palazzo poiché mi permette di stare un po' all'aria aperta e muovermi maggiormente. Ovviamente mi manca allenarmi con la mia squadra di pallavolo in una palestra che permetta anche di giocare e fare partite, ma capisco la gravità dell'emergenza che stiamo vivendo e spero che si risolva nel migliore dei casi, così che potremmo tutti ricominciare a vivere come abbiamo sempre fatto.


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